Per il mio esame di abilitazione preparai una tesi sull'Europa. Ero pieno di speranze e di progetti e pensavo che finalmente la cultura diventasse patrimonio comune, per l'arricchimento di ciascuno, senza più frontiere. Oggi l'Europa impone cosa pensare. Una sorta di novella rivelazione di ciò che è giusto e vero, bene e davvero rispettoso di tutti. Tanto più falsa è questa condizione quanto più manifestata con gli apparenti strumenti neutrali dell'untuosa comunicazione attuale, rispettosa in superficie, ma supponente e insindacabile. Oggi, se sei contrario alla teoria gender, LGBT, all'omosessualità, all'aborto (diventato addirittura in un paese di forte influenza europea, un diritto costituzionale!), sei razzista, sei antidemocratico, sei fascista, sei inaccettabile, sei oscurantista, sei sovranista, sei di destra, sei un essere da emarginare: non devi cantare, non devi dirigere orchestre, non devi parlare, non devi scrivere, non devi insegnare, ecc. Ecco ben chiaro quel demoniaco pensiero unico che è la costante di ogni dittatura! E si pensi alle nuove generazioni che cresceranno in un clima dove chi la pensa in maniera diversa e può ancora tenere vigile la coscienza è invece messo a tacere. Democraticamente.
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ROBERTO ROSSI PHILOSOPHER
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