Come posso definire evoluto lo squasso ambientale? E tale squasso ambientale non è forse il prodotto di quella cultura, civiltà e storia portate quali esempi evoluzionistici? Precisamente nella sua negatività, purtroppo, è dato scorgere quella differenza ontologica che segna l’uomo e che, scorrettamente inteso, confusamente definito, ha portato a queste conseguenze devastanti. Un’estraneità che avrebbe dovuto far riflettere ed indirizzare verso valori pienamente umani si è trasformata, nella cultura dominante, in una continuità evolutiva dove l’uomo, coerentemente, da animale evoluto, non fa che animalmente comportarsi: saccheggiare, devastare, cercare il mero proprio benessere, uccidere e pensare soltanto a se stesso. E la continuità lineare evolutiva che viene data come scientificamente inoppugnabile non è dunque fittizia, illusoria, e c’induce a vedere come un continuum ciò che, viceversa, è una vera e propria rottura, un salto di qualità?
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ROBERTO ROSSI PHILOSOPHER
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