Sin da bambino le Olimpiadi hanno rappresentato, per me, il sogno dell'universalità dello sport, della forza della giovinezza, della libertà. Poi è entrata la politica, inevitabilmente, persino in modo tragico, come fu a Monaco '72. Mai, tuttavia, avrei pensato ad una passerella di presentazione, tanto kitsch, laicisticamente ideologica e stupidamente blasfema. Thomas Jolly, il pavido creatore di questa estenuante retorica inaugurazione, che vorrebbe aver creato qualcosa di audace, come egli stesso ha dichiarato, si è ben guardato dall'offendere l'Islam perché sa benissimo che con i musulmani non si scherza (ricordate il caso di Charlie Hebdo). Facile fare gli audaci con i cristiani che non sono violenti e che hanno da insegnare a questo idiota del nostro tempo e a chi lo inneggia, lo ingaggia e lo paga, cosa è la vera tolleranza, l'autentica libertà, eguaglianza e fraternità, che la Rivoluzione Francese ha usurpato al Cristianesimo secolarizzandone il valore, ovviamente con le teste mozzate e l'esito suo inevitabile nel Terrore. E così persino nel suo "spettacolo", come un ossimoro (!) la "liberté" ha coinciso con fuoco, sangue e testa mozzata. Proprio questo sarebbe stato ciò che avrebbe atteso Thomas Jolly se solo avesse preso di mira qualcosa attinente il mondo islamico. e anche in questo caso, cari francesi, sarebbe stato fatto in nome della "liberté"!
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