da qualche anno si è aperto un dibattito importante riguardo il pensiero heideggeriano, soprattutto in relazione alla sua concezione del Nulla come apertura possibile verso la trascendenza. Cosa ne pensa?
Caro Mario, il nulla è nulla e come tale non sarebbe neppure percepibile. Se ciò avviene è soltanto perché viene riconosciuto, ma riconoscere il nulla è grande cosa! significa percepire la piena assenza e percepire la piena assenza è possibile soltanto attraverso il presupposto di una piena presenza. Che questa presenza esista o non esista è problema seguente, ma intanto il fatto stesso che sia stata presupposta, ha manifestato un vettore trascendente, la tensione oltre quell'assenza che, nell'esser riconosciuta è anche denunciata nella sua pochezza e/o nullità
Caro Mario, il nulla è nulla e come tale non sarebbe neppure percepibile. Se ciò avviene è soltanto perché viene riconosciuto, ma riconoscere il nulla è grande cosa! significa percepire la piena assenza e percepire la piena assenza è possibile soltanto attraverso il presupposto di una piena presenza. Che questa presenza esista o non esista è problema seguente, ma intanto il fatto stesso che sia stata presupposta, ha manifestato un vettore trascendente, la tensione oltre quell'assenza che, nell'esser riconosciuta è anche denunciata nella sua pochezza e/o nullità