Salve professore, condivido con lei uno scritto di un sacerdote cattolico, il quale ha pubblicato sul suo profilo facebook un messaggio in cui sembra dire: "Un salvatore non serve, aspettarlo è da infantili, dobbiamo salvarci da soli". Spero di essermi sbagliata e di aver frainteso queste parole, per questo le condivido con lei per avere un secondo parere.
"I cristiani aspettano Gesù da 2000 anni.
I musulmani aspettano da 1300 anni un messia della discendenza di Maometto.
Gli indù aspettano Cali da 3700 anni.
I buddisti aspettano Maitreya da 2600 anni.
Gli ebrei aspettano il Messia da 2500 anni.
La Sunnah aspetta il Profeta Issa da 1400 anni.
I musulmani sciiti aspettano l'Imam Mahdi da 1080 anni.
I drusi aspettano Hamza ibn Ali da 1000 anni.
La maggior parte delle religioni adotta l’idea di un “salvatore” e afferma che il mondo rimarrà pieno di male finché quel Salvatore non verrà e lo riempirà di bontà e rettitudine.
Forse il problema con i credenti su questo pianeta è che si aspettano che qualcun altro venga a risolvere i loro problemi invece di farlo loro".
Paolo Gamberini
La ringrazio di averci edotti su quanto sta avvenendo nell'attuale Chiesa cattolica, priva di un orientamento veritativo e tutta prostrata al fare filantropico, come una qualunque ong. Le parole di quel cosiddetto sacerdote sono gravissime e riesumano in modo ignorante e superficiale le critiche ben più profonde che fecero Feuerbach e Marx. La banalità profonda sta nel pensare che il Salvatore venga per risolvere le cose del mondo! Che si debba costruire una società perfetta e un paradiso terrestre per il quale, a dire di questo personaggio indegno, i credenti aspettano un Salvatore! Quindi il nostro scopo, a suo dire, sarebbe quello di edificare una società giusta, pacifica, filantropicamente solidale, sostenibile, aperta a tutto, pragmaticamente tesa a risolvere i soli problemi della nostra vita. Un modello che gli animali hanno da sempre, dove le loro società o individualità vanno avanti senza scossoni, senza problemi, senza ribellioni, pienamente integrati nel sistema natura. Sarebbe questo il modello dell'uomo religioso? Soprattutto di un cristiano? Ma come può essere stata educata in seminario e poi ordinata sacerdote una persona del genere? Quando il manico è acefalo lo è l'intera chiesa in particolare nei suoi membri clericali.
Un'ultima considerazione: nell'inventario superficiale proposto da questo personaggio e che dovrebbe raccogliere gran parte delle sensibilità religiose, si raggruppano in realtà, considerando anche il passato, miliardi e miliardi di uomini. Ebbene: neanche questo riesce a far pensare costui! E' arrivato il nuovo messia, tale Paolo Gamberini, a pontificare senza umiltà e a dirci come stanno davvero le cose e come dovremmo comportarci! Che miseria, che pena, che scandalo!